Contenimento consumi gas naturale
Ridurre i consumi e diversificare le fonti
Sono questi gli elementi portanti del Piano Nazionale di contenimento dei consumi di gas redatto dal Ministero della Transizione Ecologica, contenente le misure per la sicurezza degli approvvigionamenti gas, a seguito della crisi energetica scatenata dal conflitto tra Ucraina e Russia.
Misure di contenimento consumi di gas naturale: il piano del MITE
Le misure, adottate immediatamente a ridosso dello scoppio del conflitto, sono state volte prioritariamente a:
- assicurare un elevato grado di riempimento degli stoccaggi per l’inverno 2022 – 2023 (l’obiettivo 90%);
- diversificare rapidamente la provenienza del gas importato, massimizzando l’utilizzo delle infrastrutture disponibili e aumentando contestualmente la capacità nazionale di rigassificazione di GNL.
Le iniziative sono complementari alle numerose misure già in corso del Governo per aumentare la produzione di energia elettrica rinnovabile e di gas rinnovabili (biometano e idrogeno) attraverso l’accelerazione delle procedure di installazione e il supporto agli investimenti, anche tramite le riforme e le risorse previste nel PNRR.
Lo sviluppo delle fonti rinnovabili rimane un fattore strategico, in quanto consente di ridurre la domanda di gas (nella misura di circa 2 miliardi di Smc ogni 10 TWh circa installati) oltre che le emissioni di CO2.
Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas
Il MITE sottolinea come l’avvio di un Piano nazionale di contenimento dei consumi per il prossimo inverno presenta i seguenti vantaggi:
- riduce la pressione sugli stoccaggi, consentendo di valorizzare al meglio durante la fase invernale i volumi di gas immessi dagli operatori economici, nonché tramite risorse pubbliche da SNAM e dal GSE;
- consente di mantenere più a lungo, riducendo la velocità di erogazione del gas in stoccaggio, le portate massime erogabili in caso di punte di freddo invernale;
- origina un effetto, seppur limitato, di ridurre i prezzi al consumo, aiutando il bilancio domanda/offerta giornaliera;
- introduce un consumo più consapevole dell’energia, da perseguire in ottica di decarbonizzazione.
Il Piano volontario di contenimento dei consumi riguarda il 15% del consumo di riferimento nel periodo considerato. Le misure, che in parte sono già avviate, riguardano segnatamente:
- a) la massimizzazione della produzione di energia elettrica, nel settore termoelettrico, con combustibili diversi dal gas oltre che la citata accelerazione delle energie rinnovabili nel settore elettrico;
- b) misure di contenimento nel settore riscaldamento;
- c) misure comportamentali nell’uso efficiente dell’energia;
- d) il contenimento volontario dei consumi nel settore industriale.
Il contenimento del riscaldamento
In particolare, il contenimento del riscaldamento prevede una riduzione del consumo di gas mediante l’introduzione di limiti di temperatura negli ambienti, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento, in funzione delle fasce climatiche in cui è suddiviso il territorio italiano.
- 1) i valori attuali saranno ridotti di 1°C:
- a) 17°C +/- 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
- b) 19°C +/- 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici;
- 2) I limiti di esercizio degli impianti termici, sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione:
- a) Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
- b) Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
- c) Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
- d) Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
- e) Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
- f) Zona F: nessuna limitazione.
Misure comportamentali (a costo zero)
Misure comportamentali a costo zero
È prevista una campagna di sensibilizzazione, con il supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di ENEA, al fine di suggerire una serie di comportamenti virtuosi che potranno contribuire, anch’essi, a limitare il consumo di energia con riduzione dei costi di bolletta degli utenti e impatti positivi anche sull’ambiente.